Perché insegnare ai bambini a disegnare e colorare?
Mi perdonerete una piccola divagazione filosofica: i bambini non sono entità astratte e devo certamente vivere ed interagire con il mondo materiale, fisico e reale. Ci sono pochi dubbi su questo.
Il fatto è che i bambini stanno perdendo capacità basilari che li mettono in relazione con il mondo. I bambini giocano molto meno con i giocattoli “fisici” fatti dei materiali più disparati. Non costruiscono cose utilizzando materiali da riciclo. I bambini non escono all’aria aperta e trascorrono poco tempo a contatto con la natura.
La loro crescita si svolge tutta attraverso solo 3 contesti:
- La televisione;
- I videogiochi;
- Lo studio sui libri e la formazione;
Lo sviluppo delle capacità cognitive tuttavia è inutile se non si fa corrispondere la conoscenza teorica (anche quella veicolata dai videogiochi) alla sperimentazione del “reale”. Le conoscenze dei bambini, il loro pensiero e le loro capacità si limitano a pochi ripetitivi contesti.
Quali capacità stanno perdendo i bambini?
La manualità ovvero la capacità di manipolare oggetti nonché quella di riconoscerli. La sensibilità tattile profonda di riconoscere i materiali. La capacità di dosare la forza fisica. La capacità creativa di utilizzare materiali e strumenti fisici reali.
Insegnare a colorare quando i bambini sono piccoli
Per un genitore è certamente più facile mettere un figlio davanti al televisore e lasciare che trascorra il tempo senza un controllo effettivo. Ma sicuramente la televisione non può essere un sostituto valido di una relazione dinamica.
Ai genitori è richiesto ancora una volta un ruolo di responsabilità (nessuno ha mai detto che essere genitore sia facile). Insegnare ai bambini più piccoli a disegnare è un passo necessario per aiutarli a maneggiare matite, colori, gomme, fogli.
Mai come in questa epoca storica, dominata da televisione, smartphone e videogiochi, è necessario il presidio e la vicinanza di un genitore nelle attività ricreative di un bambino.
Disegnare è un’attività economica e sostenibile per la maggior parte delle famiglie.
Se una console di videogiochi può costare fino a 500 euro, un computer da gaming può costare oltre i 1200 euro, un set di matite, fogli, gomme e temperino non supererà mai i 20 euro.
Colorando e disegnando il bambino impara
Attraverso l’attività del disegnare e del colorare il bambini impara a muovere le mani sul foglio, a tenere la matita in mano (cosa che molti bambini non sanno più fare). Un bambino può imparare a dosare la quantità di colore da rilasciare sul foglio per ottenere una certa sfumatura. Colorando il bambino impara riprodurre la realtà ma anche ad osservarla nel dettaglio.
Come insegnare a disegnare ad un bambino?
L’attività più semplice è quella di mettere un oggetto davanti ad un bambino e dirgli di riprodurlo sul foglio (una mela, un bicchiere, una bottiglia, ecc…).
La presenza di un adulto deve servire non per far notare al bambino gli errori che inevitabilmente commetterà. La presenza di un adulto servirà per aiutarlo alla lettura della realtà e degli elementi estetici da riprodurre sul foglio.
Si inizierà dalla forma, dalle proporzioni (concetto assai difficile da spiegare), per passare poi ai colori, alle sfumature, ai riflessi dell’oggetto e alle ombre che esso produce.
Disegnare aiuterà inoltre il bambino a conoscere il “tempo della pazienza”. Non si può ottenere tutto e subito (come nei videogiochi) ma il risultato si ottiene con impegno e pazienza.
Per insegnare a colorare è possibile anche utilizzare delle forme geometriche o dei mandala. In questo sito è possibile scaricare gratuitamente dei mandala semplici per bambini o dei disegni da colorare.
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