Giorgio Carrozzini

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Anestesia dal dentista: facciamo chiarezza

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Quando si parla di dentista tutti pensano al dolore e al disagio delle cure dentali. Il 13% della popolazione mondiale può sviluppare ansia e paura del dentista prima, durante e dopo le cure. Questo è uno dei motivi per cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato la “paura del dentista” come una patologia.

Non prendersi cura dei denti può rappresentare un problema di salute generale piuttosto importante.

La soluzione per evitare di provare dolore riducendo stress, ansia e paura è sicuramente quella di poter ricorrere all’anestesia dal dentista.

Quanti tipi di anestesia per le cure dentali?

La domanda è legittima ma non è semplicissimo riuscire a dare una risposta. Cominciamo per ordine.

In studio odontoiatrico è possibile avvalersi dell’anestesia locale ovvero addormentare il dente o la gengiva da curare. Il dentista può, con una iniezione applicare dell’anestetica vicino ai tessuti da curare in modo che il paziente non provi alcun dolore. Solitamente con l’anestesia locale si può provare la sensazione di essere gonfi. Toccando il punto in cui è stata applicata l’anestesia locale non si avrà alcuna percezione.

L’anestesia locale non sempre funziona per questo spesso alcuni pazienti devono ricorrere ad altri tipi di terapie del dolore. Inoltre va detto che in rarissimi casi si può essere allergici ai prodotti dell’anestesia locale.

Questo tipo di anestesia non richiede particolari accorgimenti se non altro che la normale attenzione dei dosaggi.

L’anestesia totale invece è un tipo di anestesia che può essere applicata solo in presenza di un anestesista-rianimatore abilitato e sempre e comunque nell’ambiente protetto di una sala operatoria provvista dell’attrezzatura per la rianimazione.

Bisogna diffidare di quei dentisti che propongono l’anestesia totale presso il proprio studio odontoiatrico. Non si tratta solo di applicare ottusamente la legge ma si tratta piuttosto della sicurezza concreta del paziente che può essere rianimato solo con l’attrezzatura e la professionalità di un anestesista-rianimatore esperto.

Presso l’ambulatorio odontoiatrico di Roma del Prof. Gallottini è possibile richiedere sia l’anestesia locale sia l’anestesia totale in sala operatoria: https://www.liviogallottini.com/blog/anestesia-totale-e-cura-dei-denti/anestesia-dentista-durata-e-tipologie/

Ricordiamo in fine che per poter applicare l’anestesia generale è indispensabile il supporto di una squadra di professionisti a supporto di tutto l’intervento. Per tutto questo e per la complessità di un intervento in sala operatoria è così difficile trovare dei medici che facciano l’anestesia totale per le cure dentali.

La sedazione cosciente

Per coloro che hanno una soglia del dolore più alta e non soffrono di odontofobia è possibile ricorrere alla sedazione cosciente.

La sedazione cosciente invece non è come l’anestesia ma si tratta di un calmante che fa rimanere il paziente in stato di veglia. Durante la sedazione cosciente il paziente è “sveglio” e collaborativo.

La sedazione cosciente può essere fatta per via inalatoria (con protossido d’azoto) oppure per via endovenosa con opportuni farmaci.

La sedazione cosciente può essere utilizzata in ambulatorio odontoiatrico proprio perché il paziente rimane sveglio durante tutto il trattamento odontoiatrico.

Solitamente la sedazione cosciente permette di non conservare molti ricordi dell’intervento dentale e di dimenticare il disagio o eventuali emozioni negative provare durante le cure.

In sostanza oggi per curarsi i denti sono disponibili numerose ed efficaci soluzioni che permettono di non sentire dolore, non provare disagio e non ricordare tutte quelle pessime emozioni delle cure dentali.