Giorgio Carrozzini

My Comfort Blog

Perché i Film non Possono Avere un Valore Pedagogico

Quando ci sediamo davanti a uno schermo per guardare un film, entriamo in un mondo che, pur essendo frutto della fantasia, ci appare incredibilmente reale. Questo fenomeno di immersione totale in una realtà fittizia è noto come "suspension of disbelief" o sospensione dell'incredulità.

Per definizione, significa che, come spettatori, ci permettiamo di ignorare le evidenti discrepanze tra ciò che vediamo sullo schermo e la realtà che conosciamo, accettando senza riserve le situazioni straordinarie, le leggi fisiche ignorate e i personaggi che vivono vite completamente fuori dalla nostra portata.

 

La sospensione dell'incredulità è ciò che permette ai film di affascinarci, emozionarci e farci dimenticare, per un po', il mondo che ci circonda. Ci fa credere che un supereroe possa volare o che un detective possa risolvere un mistero in poche ore. È grazie a questo processo che il cinema può raggiungere una dimensione universale, facendo leva sulle emozioni e sulle percezioni che, pur non essendo reali, sembrano così vere.

Ma c'è una conseguenza di questa sospensione: proprio perché ci "liberiamo" dalla razionalità e dalla logica del quotidiano, il film perde il suo valore pedagogico diretto. Un film non ci insegna a cambiare il nostro comportamento, né ci offre soluzioni pratiche ai problemi reali. La fruizione di un film può stimolare riflessioni profonde, ma non offre il tipo di esperienza che porta a un cambiamento autentico, duraturo e pedagogicamente significativo.

Cinema e Pedagogia: Le Parole dei Critici

La visione che il cinema non possa essere pedagogico, ma solo uno strumento di stimolo intellettuale, è condivisa anche da diversi critici e teorici del cinema. Il celebre critico e filosofo Theodor W. Adorno ha sottolineato come il cinema spesso riduca la realtà a una mera rappresentazione, privandola di una profondità critica che potrebbe altrimenti portare a un cambiamento vero e proprio. Per Adorno, l’industria cinematografica tende a massificare le esperienze umane, limitandosi a un intrattenimento superficiale piuttosto che a un’opera in grado di educare o trasformare la mente in modo sostanziale.

Anche Sergei Eisenstein, uno dei più influenti teorici del cinema, seppur famoso per il suo approccio al cinema come strumento di propaganda e cambiamento sociale, non avrebbe mai definito il film un veicolo diretto di trasformazione pedagogica. Secondo Eisenstein, il cinema può certamente "agitare" la mente dello spettatore, ma solo attraverso una riflessione e un'elaborazione esterna, non come un cambiamento immediato e diretto.

In tempi più recenti, David Bordwell e Kristin Thompson, nella loro celebre opera Film Art: An Introduction, hanno discusso come il cinema, pur essendo un mezzo potente di narrazione, debba essere visto più come un processo estetico che cognitivo. La fruizione cinematografica, per loro, non comporta una formazione della mente in senso pedagogico, ma piuttosto una visione che stimola pensieri e sensazioni.

Il Cinema come Stimolo alla Riflessione: la Trasformazione avviene nel mondo reale

L'esperienza ci trasforma se riesce a passare attraverso i 5 sensi. Questo è un sinequa-non dell'alchimia umana.

Inoltre nonostante la fruizione cinematografica non possa essere considerata pedagogica nel senso stretto del termine, essa ha un potenziale enorme nel suscitare riflessioni profonde. Un film non ci "insegna" qualcosa di concreto come faremo con un manuale o un insegnante, ma può aprirci a un mondo di possibilità, stimolando il pensiero critico e la consapevolezza. Attraverso i suoi personaggi, le sue storie e le sue situazioni, un film può porre domande, evidenziare conflitti e mostrarci realtà alternative.

Questa riflessione, però, deve necessariamente tradursi in azioni concrete nella vita quotidiana. È nell'esperienza reale che avviene il cambiamento. La vera trasformazione non può essere imposta da un film, ma nasce quando il pensiero stimolato dal film si integra nella nostra esperienza personale. È nel confronto con la realtà che possiamo realmente metterci alla prova, prendere decisioni, affrontare sfide e modificare i nostri comportamenti. Il film è solo il punto di partenza, il seme che può germogliare solo se coltivato con consapevolezza nel contesto della nostra vita.

La relazione bidirezionale: l'alchimia del cambiamento

Quando parliamo di cambiamento profondo, di quelle trasformazioni che avvengono nella nostra mente e nel nostro comportamento, dobbiamo considerare che queste modifiche sono sempre il risultato di una relazione bidirezionale. La vera alchimia della vita, quella che ci porta a evolverci, avviene quando siamo in contatto diretto con qualcosa o qualcuno che ci sfida, ci stimola, ci fa riflettere e, soprattutto, ci permette di reagire, adattarci e trasformarci. Questo processo è complesso, interattivo, e fondato su un scambio che non è mai unidirezionale.

In questo senso, la vita, le esperienze umane, le interazioni con le persone e gli eventi che ci circondano, sono l'arena in cui si compiono i cambiamenti reali. Quando viviamo un'esperienza autentica, che sia un dialogo profondo con un altro individuo, una situazione che ci mette alla prova o un contesto che ci costringe a fare delle scelte, è lì che il nostro comportamento può evolversi. Non solo reagiamo, ma partecipiamo attivamente al cambiamento, nel senso che il nostro comportamento si modifica in risposta a ciò che sta accadendo intorno a noi.

Al contrario, quando guardiamo un film, la dinamica cambia. La comunicazione in questo caso è monodirezionale: il film "parla" a noi, ma noi rimaniamo in una posizione passiva. Non c'è una vera relazione con il film, in quanto il nostro ruolo è limitato all'osservazione. Sebbene il film possa stimolare riflessioni e aprire nuovi orizzonti, non vi è alcuna interazione reciproca che possa realmente influenzare il nostro comportamento in modo diretto. Siamo spettatori esterni, non partecipanti attivi. La narrazione del film ci raggiunge, ma senza il potere di modificarci veramente, come accadrebbe in una relazione viva, che presuppone uno scambio attivo e consapevole.

Il Cinema come Finestra su Nuovi Mondi: La Sfida a Guardare Oltre

È vero, guardare un film non cambia la nostra vita, ma ci offre una finestra su nuove possibiltià, nuovi orizzonti, nuova o diversa vita possibile. Ogni grande opera cinematografica, anche quelle difficili e impegnative, ha la capacità di aprire uno spunto di riflessione, di mostrarci una realtà che non avevamo mai considerato. Queste pellicole, seppur sfidanti e talvolta complesse, non sono semplici intrattenimenti, ma opportunità per arricchire la nostra cultura, stimolare la mente e, soprattutto, ampliare i nostri orizzonti.

Molti, infatti, evitano di guardare questi film, temendo la difficoltà o il "peso" delle storie che raccontano. Ma, proprio perché sono impegnati e complessi, questi film sono capaci di farci guardare fuori da una finestra estremamente grande, che si apre su un paesaggio immenso, fatto di emozioni, riflessioni e visioni alternative della realtà. Sono opere che, seppur non ci cambiano direttamente, possono darci gli strumenti per riflettere più profondamente sulla nostra vita, sulle scelte che compiamo, sui significati che diamo alle cose.

Il cinema impegnato è un invito ad esplorare, a non accontentarsi della superficie, ma a immergersi in mondi ricchi di sfumature, che ci portano a porci domande importanti. E sono proprio queste domande che, sebbene non possano agire da sole, ci spingono a fare esperienza in un altro modo. Sta a noi, una volta che il seme della riflessione è stato piantato, intraprendere un cammino concreto che ci porterà a cambiare, a fare scelte diverse, a guardare la nostra vita da una prospettiva nuova.

50 Film che possono stimolare nuovo pensiero

Ecco una tabella con 50 film fondamentali nella storia del cinema, includendo titolo, regista e anno di uscita:

Titolo del Film

Regista

Anno di Uscita

Quarto Potere

Orson Welles

1941

2001: Odissea nello Spazio

Stanley Kubrick

1968

Casablanca

Michael Curtiz

1942

Via col Vento

Victor Fleming

1939

Ladri di Biciclette

Vittorio De Sica

1948

Il Padrino

Francis Ford Coppola

1972

Pulp Fiction

Quentin Tarantino

1994

Schindler's List

Steven Spielberg

1993

Psycho

Alfred Hitchcock

1960

La Dolce Vita

Federico Fellini

1960

Apocalypse Now

Francis Ford Coppola

1979

Rashomon

Akira Kurosawa

1950

Metropolis

Fritz Lang

1927

Federico Fellini

1963

La Corazzata Potëmkin

Sergej M. Ejzenštejn

1925

C'era una Volta in America

Sergio Leone

1984

Lawrence d'Arabia

David Lean

1962

Il Settimo Sigillo

Ingmar Bergman

1957

Fight Club

David Fincher

1999

Il Buono, il Brutto e il Cattivo

Sergio Leone

1966

Star Wars: Episodio IV

George Lucas

1977

La Grande Illusione

Jean Renoir

1937

Roma Città Aperta

Roberto Rossellini

1945

Il Cavaliere Oscuro

Christopher Nolan

2008

Modern Times (Tempi Moderni)

Charlie Chaplin

1936

Amarcord

Federico Fellini

1973

Persona

Ingmar Bergman

1966

Barry Lyndon

Stanley Kubrick

1975

Taxi Driver

Martin Scorsese

1976

La Vita è Bella

Roberto Benigni

1997

Il Grande Dittatore

Charlie Chaplin

1940

Nosferatu

F. W. Murnau

1922

Blade Runner

Ridley Scott

1982

Rear Window (La Finestra sul Cortile)

Alfred Hitchcock

1954

I 400 Colpi

François Truffaut

1959

Seven Samurai (I Sette Samurai)

Akira Kurosawa

1954

Mulholland Drive

David Lynch

2001

Fargo

Joel & Ethan Coen

1996

Vertigo (La Donna che Visse Due Volte)

Alfred Hitchcock

1958

Titanic

James Cameron

1997

Gli Intoccabili

Brian De Palma

1987

Una Mente Meravigliosa

Ron Howard

2001

The Truman Show

Peter Weir

1998

Goodfellas (Quei Bravi Ragazzi)

Martin Scorsese

1990

Il Pianista

Roman Polanski

2002

Amélie

Jean-Pierre Jeunet

2001

Spirited Away (La Città Incantata)

Hayao Miyazaki

2001

Forrest Gump

Robert Zemeckis

1994

A Clockwork Orange (Arancia Meccanica)

Stanley Kubrick

1971

Chinatown

Roman Polanski

1974